Le mura Longobarde

Si tratta di un segmento di mura di sostentamento della collina di Civita, sul lato sovrastante via La Cupa, costituito da grossi blocchi squadrati di travertino che ricordano quelli del primo piano della Torre di Rodoaldo e quelli dei resti delle antiche mura di difesa della vicina colonia romana di Aquinum. La tecnica di costruzione ricorda quella romana per via dei cocci di terracotta utilizzati per chiudere gli interstizi tra masso e masso. Il tratto di mura, inoltre, è interrotto da una torretta di avvistamento, di chiara matrice longobarda. Molto probabilmente, quindi, esso faceva parte dell’opera originaria di fortificazione della città ad opera del fondatore del castello, Rodoaldo gastaldo di Aquino.

Il tratto di mura che ammiriamo oggi non corrisponde a quello sopravvissuto alla guerra, ma una porzione più piccola, in quanto nel 1983 una parte crollò e fu sostituita dal cemento. Il monumento è stato sottoposto a restauro conservativo nei primi anni 2000 e si trova in buono stato. Nonostante ciò le mura non sono facilmente visitabili perché si affacciano su giardini di abitazioni private che non consentono al pubblico di ammirarle da vicino.

 

Bibliografia:

– “Pontecorvesità”, Bernardino Pulcini, Città di Pontecorvo 1999;

– “Pontecorvo e i suoi beni storico-archeologici”, a cura del Comitato Pro-Canonica, Imago Media Editrice 2001.