Il Ponte Curvo sul Liri

Forse il manufatto più antico presente sul territorio di Pontecorvo. Alcuni storici lo fanno risalire all’epoca romana, altri addirittura all’epoca etrusca. Notizia certa è che esso esisteva già quando il fondatore della città, Rodoaldo gastaldo di Aquino, decise di edificare il suo castello sul luogo dove oggi sorge la cattedrale. Non a caso la nuova città prese il nome di Castrum Pontis Curvi, ossia Castello del Ponte Curvo. Il fatto che esso sia certamente di epoca romana o anteriore è suggerito anche dal suo profilo, che lascia intuire chiaramente come alle origini esso doveva essere “a schiena d’asino” ossia con la parte centrale rialzata “a gobba” con la particolarità dell’offrire la pancia alla corrente, seguendo gli schemi tipici dell’architettura di epoca romana per i ponti di grandi dimensioni.

L’importanza strategica di questo passaggio sul fiume è testimoniata dalle innumerevoli volte in cui fu distrutto: la prima conosciuta, secondo alcuni storici, fu opera dei romani nel tentativo di ritardare l’avanzata di Annibale su Roma, le più recenti furono quella ad opera delle truppe borboniche nelle guerre risorgimentali e l’ultima quella degli alleati nei bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Oggi il ponte, oltre alle caratteristiche che abbiamo riportato precedentemente, si presenta ad arcate e muratura fortemente irregolari e totalmente privo di unità di stili architettonici, a testimonianza delle diverse opere di ricostruzione di cui è stato oggetto nella sua storia.

La città di Pontecorvo deve la sua esistenza e il suo nome proprio a questo ponte, una sua conservazione che tenga conto anche del suo valore storico-architettonico, unitamente al recupero del letto del fiume ad esso immediatamente adiacente come luogo fruibile pubblicamente a titolo ricreativo dalla comunità, sono sfide che l’intera cittadinanza e la politica non possono più procrastinare.

 

 

Bibliografia:

 

– “Pontecorvesità”, Bernardino Pulcini, Città di Pontecorvo 1999;

– “La mia città del sole”, G. B. Vincenzo Caramadre, Città di Pontecorvo 2005;

– “Pontecorvo e i suoi beni storico-archeologici”, a cura del Comitato Pro-Canonica, Imago Media Editrice 2001.